IL FUOCO CHE HA PERCEPITO
NEI LORO CUORI
una ricchezza incomparabile che
niente su questa terra potrebbe riempire


Un percorso che Dio, nella sua infinita Misericordia, ha suscitato, accompagnato e sostenuto è quello del lettura grata che, cinquant'anni dopo, posso fare della chiamata del Signore a essere un'alleata di Santa Maria. Sono nato in una famiglia cattolica. Ho avuto un'infanzia molto felice. Ho ricordi molto belli della vita quotidiana nella famiglia che il Signore mi ha dato. Tuttavia, all'età di undici anni, quando mio padre partì per l'Angola (era un ufficiale della Polizia di Pubblica Sicurezza e andò a servire in quella provincia d'oltremare), ho sofferto molto. Sentendo il male del mondo, che mi faceva soffrire così tanto, e rendendomi conto dell'amore di Gesù per me, decisi che avrei dato tutta la mia vita al Signore e che sarebbe stata solo sua. Poiché a quell'età non sapevo come realizzare questo desiderio, decisi di pregare intensamente per ottenere questa grazia.

Sapevo che non si sarebbe realizzato prima di qualche anno, ma questo non mi ha mai scoraggiato, anche se non sapevo nulla della vita consacrata. Poiché frequentavo la scuola secondaria, mi sono dedicata allo studio senza trascurare la preghiera. A 13 anni, a Porto, ho avuto l'opportunità di partecipare alla vestizione di una religiosa del Carmelo. Ne fui talmente toccata che, tornata a casa, dissi che sarei andata lì “da grande”, al che mia madre rispose: “Non lì, perché non ti vedremo mai più. Allora preferisco andare da qualche ragazza della strada come noi”.”

Continuavo a pregare con la “certezza”, che mi sosteneva, che il mio futuro apparteneva a Dio e che Lui avrebbe risolto tutto, quando e come voleva. Durante l'ultimo anno di scuola superiore, partecipai a un ritiro durante il quale Maria Áurea aiutava le ragazze. Alla fine di quel ritiro, ci è stato dato l'indirizzo del Faro come luogo in cui poterci incontrare di nuovo per condividere ricordi, difficoltà... Si trattava di uno spazio familiare di aiuto. Poi, quando si è conclusa la mia carriera accademica, ho terminato la scuola superiore e sono entrata nella scuola per insegnanti. In quel momento, quando cominciavo a voler vedere la realizzazione di ciò che avevo nel cuore, apparvero Maria Áurea e Maria Clara.

Il loro entusiasmo per Dio, il fuoco che vedevo nei loro cuori, l'amore per la Madonna, l'incontro con Lei, che ho imparato a chiamare Madre e che, in quella casa, il Faro, sentivo che mi accoglieva, la loro gioia contagiosa, il modo in cui pregavano, la felicità Potrei esperimento, a pace che ho sentito, Erano la risposta al desiderio che covavo da tanti anni. Non mi sono chiesta se fossero o meno una Congregazione. Mi sono identificata con la loro vita, mi hanno ispirato fiducia e ammirazione. Dio mi ha risposto in modo così chiaro ed evidente che non ho avuto dubbi sul fatto che ero destinata a percorrere questa strada. Tuttavia, ho dovuto aspettare la maggiore età perché i miei genitori non erano d'accordo con la mia decisione. A distanza di cinquant'anni, ringrazio il Signore e la Madre per il privilegio unico che mi hanno concesso di essere scelta per accompagnare la nascita e la crescita di questo “piccolo gregge” che siamo.

La meditazione della Parola di Dio nel Vangelo, che è stata il nutrimento della nostra vita fin dall'inizio, il Rosario con cui ci siamo sempre rivolti alla Madre, il suo Messaggio, che è stato studiato e approfondito fin dall'inizio, il Cuore di Maria conosciuto e amato, come “Dio vuole”, in tanti luoghi del mondo, hanno riempito questi anni di una ricchezza incomparabile che nulla su questa terra potrebbe realizzare. Vedere crescere l'Alleanza di Santa Maria in tanti modi è motivo di ringraziamento continuo, che porto alla Santissima Trinità nella preghiera. E continuo a essere grata per il privilegio unico di sapere che il Signore “ha pronunciato il mio nome prima che fossi concepita”, che “mi conosce fin dal grembo di mia madre” e che mi ha anche chiamata a vivere l'Alleanza fin dai primi passi. Sono grata per la ricchezza di aver visto crescere questo “Corpo di Cristo” che siamo, lentamente, una per una, in ogni sorella che è arrivata.

Ognuno di loro ha confermato i nostri passi nella Fede, in questo cammino che ci chiama continuamente alla santità. Posso dire con grande gioia di aver potuto vedere “il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere...”. E, seguendo le stesse parole di San Giovanni, a tutti coloro che sono disposti a cercare di scoprire ciò che Dio vuole nella loro vita, oso dire con le parole della Signora di Cana: “Fate quello che vi dirà”.

Questo è solo un modo Dio li ha tenuti misericordiosamente nelle sue mani e nel suo CUORE. Se dovessi iniziare oggi, seguirei esattamente la stessa strada.





Suor Maria Alice
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