RUBRICA
I SANTI E NOI
Sr Natália Maria Areais da Rocha, asm
Sorella dell'Alleanza di Santa Maria


UN UOMO DI NOME JOSÉ


“I santi e noi” è il nome di questa sezione, inaugurata oggi con “un uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide” (Lc 1,27).

C'è ancora qualcosa da condividere su San Giuseppe dopo quello che Papa Francesco ci ha lasciato nella sua Lettera Apostolica Patris Corde?

Tuttavia, un'altra attenzione attraversa “I santi e noi”, un'attenzione vitale e personale: San Giuseppe e noi - San Giuseppe e io!

Vedo San Giuseppe come un uomo straordinario, con una bellezza che, per quanto la si contempli, non si stanca mai di mostrarsi. La bellezza di quest'uomo è quella di un uomo integro, “fatto d'un pezzo”, coerente e fedele agli impegni presi con il suo Dio e Signore.

Un uomo che accetta e relativizza tutto, per l'amore di padre e di marito a cui è chiamato. Per Giuseppe, essere padre e marito significava abbracciare il Mistero, significava fare proprio un Figlio e una moglie diversi da altri possibili figli o mogli.

Giuseppe li ama interamente come suoi, senza appropriarsene, senza esercitare alcun tipo di potere, senza cercare nulla per sé, donandosi senza condizioni o ricompense, proprio come il Signore Gesù che viene nel mondo per servire e dare la vita e non per essere servito (cfr. Mc 10,45). La kenosi del Figlio di Dio nella sua esistenza storica tocca profondamente l'essere e l'intera vita di Giuseppe, così come quella di Maria. Egli partecipa e condivide l'abbassamento di Cristo, una vita donata all'amore misericordioso del Padre.

Nonostante il suo silenzio nei Vangeli, credo in un uomo che ha vissuto questo altruismo con una gioia contagiosa, profonda e unica che solo la conoscenza e l'intimità di Gesù Cristo e della Vergine Maria possono dare! Erano tutto nella sua vita.

È una caratteristica che colpisce dell'amore tra questo padre devoto e i suoi figli: San Giuseppe li guida a mettere al loro posto le persone di Gesù Cristo e della Vergine Maria.

Nessuno come lui, tra gli esseri umani, li conosce e li ama; ha vissuto con loro in un abbandono quotidiano, in una grande fiducia, anche se non capiva tutto, come non capiamo nemmeno noi; sa cosa vuol dire abbracciare i misteri di Dio.

S. Giuseppe ci insegna la disponibilità e l'accoglienza, ci insegna a spendere la nostra vita per Gesù Cristo e il suo Regno, a metterlo al centro della nostra vita e di tutti i nostri interessi. Ci insegna a trascorrere il tempo con Gesù nel silenzio dell'adorazione e ad accoglierlo nella nostra “casa”, sia nell'intimità eucaristica che negli incontri con i fratelli e le sorelle.

S. San Giuseppe ci insegna a mettere al giusto posto la nostra relazione e il nostro amore per la Madre di Gesù e Madre nostra. Ci fa conoscere il vero amore e la dedizione della Madre per il Figlio di Dio, generato nel suo grembo, e questo stesso vero amore per gli altri suoi figli, generati e ricevuti ai piedi della Croce del Signore!

Credo che la gioia più grande di San Giuseppe nei confronti di noi, suoi amatissimi figli, sia quella di fare della nostra casa - dentro e fuori - la sua casa, dove Gesù è al centro della scena e dove la Vergine Maria è amata e onorata come parte della famiglia!


“Se siamo figli di Dio, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo”.”
(Rm 8,16-17)


S. Giuseppe, padre zelante,
amato siamo in casa tua,
eredi con Cristo, il Primogenito,
eredi della misericordia del Padre celeste,
la grazia del suo Spirito
e l'amore della Madre,
Noi, eredi con Cristo del tuo cuore fedele,
Ti chiediamo: (a)tienici con lui!
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