AL RITMO DEL TEMPO
DI FATIMA
Gratitudine per 25 anni di fedeltà di Dio nei miei confronti
Prima di entrare nella comunità che mi avrebbe accolto, Farol do Anjo a Fátima, mi sono recata con la mia famiglia alla Cappella delle Apparizioni.

Coinvolta com'ero in un misto di sentimenti di angoscia e di gioia, di desiderio e di attesa, non ascoltavo. Fu mio fratello a mostrarmi come ascoltare.

“Ascolta!”, disse. Ho prestato attenzione. Le campane del santuario stavano suonando. Era mezzogiorno.

Venticinque anni dopo, ricordo quel momento e lo vedo come una metafora del desiderio più profondo che lo Spirito Santo ha seminato nel mio cuore: vivere la mia vita al ritmo dell'era di Fatima. Seguire Gesù accompagnato dal Cuore Immacolato di Maria, diffondendo nel mondo il messaggio che irradia da Fatima. Questo desiderio è totalmente plasmato dal carisma della mia famiglia religiosa, l'Alleanza di Santa Maria.

In questi anni ho imparato a conoscere il volto di Dio al ritmo delle Ave Maria del mio rosario, ho imparato a conoscere il Cuore di Gesù attraverso la sua Parola, “legando i fili” della mia vita alla Parola contemplata ogni giorno. Ho imparato a donarmi alle sorelle, nutrendomi dell'Eucaristia, celebrata e adorata in tante ore di silenzio.

Le missioni che il Signore mi ha affidato, attraverso i miei superiori, sono state fonte di gioia, anche se piene di sfide. Con quale emozione ricordo il privilegio di partecipare alla crescita umana e spirituale delle novizie a me affidate. Che gioia e che giorno luminoso è stato quello della canonizzazione dei santi Francesco e Giacinta. Che entusiasmo per la causa di Suor Lucia, che sta per essere canonizzata.

Ho conosciuto e sentito le mie fragilità, ma ho sperimentato, in tutta la sua bellezza, la fedeltà del Dio dell'Alleanza, il Buon Pastore che non ha mai lasciato la mia mano.

16 luglio 2020

Quando è iniziato quest'anno, ho deciso di non chiedere nulla al Signore. Volevo solo accogliere tutto come un dono di Lui per il nostro giubileo d'argento.

Mi ha concesso un tempo speciale di solitudine e di silenzio. Con la pandemia, “mi ha condotto nel deserto e ha parlato al mio cuore” (cfr. Os 2, 16).

Mi ha affidato un periodo di profonda esperienza del mistero pasquale. Con la morte di nostra sorella Marta, ho imparato in modo nuovo l'umile lezione della povertà e dell'abbandono nelle mani di Dio. E ho reimparato la pace che deriva dal pregare lentamente: “Dio provvederà” (Gen 22,8).

25 anni dopo, al passo di Fatima, voglio solo dire sì, lo voglio. Quello che vuoi, Signore, come lo vuoi, quando lo vuoi!

Rimane la gratitudine. Al Signore della mia vita per avermi dato sua Madre; alla mia famiglia, dove sono amata e dalla quale ho imparato ad amare; alle donne che mi hanno fatto innamorare di Gesù e della “Signora più luminosa del sole”: Áurea e Clara; agli amici che mi sono amici in ogni momento; alle mie sorelle nell'Alleanza, che sono espressione dell'amore e della cura di Dio per me e mi aiutano a crescere. Tutti hanno reso possibile la bellezza argentea di questo giubileo.




Ângela de Fátima Coelho, luglio 2020.
Suor Angela de Fátima
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